Uccidimi.
Ora.
Ora che sono inerme scalzo e nudo...
Uccidimi...cibati di me...feriscimi e poi azzannami alla gola leccando la carne per renderla più morbida.
Cibati di me, del mio nome, del mio essere, dei miei ideali, di mio figlio...di mio fratello...
Usami come fossi un pasto prelibato, cibati di me e poi getta gli avanzi.
Gettami infondo alle tue viscere.
Fammi diventare speciale, dammi la possibilità di essere unico nella mia banalità.
L'uomo attende ancora davanti la porta di servizio, la sigaretta è accesa...e fumante.
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